Sono dei fritti che si tramandano da diverse generazioni e rappresentano un momento di grande gioia e convivialita'.
Un piccolo preambolo per ricreare, un po', lo spirito dell'occasione.
Ci si riunisce, di solito, a casa dei genitori o dei nonni. Sono benvenuti tutti, parenti, amici e anche ospiti inaspettati. Tutti sono ben graditi e ben accetti , con tutti si condivide quello che c'e' sul tavolo ben imbandito e nessuno va via a mani vuote, ma a tutti viene preparato un pacchettino con i pittiliddrj.
A Rose e' buona usanza condividere i fritti con le persone anziane, ammalate, sole e con le famiglie che hanno subito un lutto nell'anno. A loro sono destinati i primi fritti e vengono consegnati a domicilio. Prima di impastare la massaia si fa il segno della croce e ringrazia Dio di tutto cio' che ci da'.
Chiunque entra per la prima volta in casa dove si fanno i fritti saluta con un saluto riservato all'occasione cioe' "Santu Martinu" ovvero si auspica la benevolenza di San Martino.
Quando l'impasto e' lievitato al punto giusto, la mamma prepara tante croci quanti sono gli uomini di casa e ogni uomo, anche se ragazzo o bambino, in ordine d' eta', mette la sua croce in padella e poi si fa il segno della croce. Questo e' un modo per ringraziare il Signore. Se uno dei capofamiglia, per motivi importanti non po' essere presente ai fritti, la sua croce la mette in padella il primo genito. Questo rito, in giorni diversi e mai di venerdi', si ripete in tutte le case di Rose ed e' un'occasione per incontrarsi e stare insieme in convivialita'.
A domani per la ricetta e le sequenze fotografiche per ora "Santu Martinu" a voi tutti
LA RICETTA
INGREDIENTI PER 4/6 PERSONE
3 tazze di farina 00 1 tazza di patate bollite e schiacciate
50 gr di biga
1/4 di panetto di lievito di birra
1 tazza di acqua
sale qb
4 acciughe dissalate e asciutte (sono sconsigliate quelle sott'olio)
1/4 di tazza di olio evo
olio per friggere qb
PREPARAZIONE
in una ciotola versare farina, lievito e biga sciolti nell'acqua tiepida e sale.
aggiungere le patate
e impastare accuratamente
L'impasto deve risultare compatto e morbido. Praticare dei piccoli tagli in superfice per favorore la liavitazione
Coprire, porre in un luogo caldo e lasciare lievitare per almeno 1 ora. Dopo la lievitazione l'impasto deve essere così
In una padella capiente portate abbondante olio evo a 160°. Ungersi le mani con olio e formare una croce, delle cimbelline e delle pallette dette tunni (tondi) nelle quali avrete avvolto accuratamente 1/2 filetto di acciuga. Friggete per prima la croce e poi via via le ciambelline e poi i tunni. I pittuliddrj, nell'olio bollente, raddopieranno il loro volume quindi friggetene pochi per volta.
Ed ecco pronti i vostri pittuliddrj caldi e fumanti. Gustateli quelle a forma di cimbella ripassati nello zucchero semolato accompagnati da un buon vino rosso corposo.
9 commenti:
Che bella questa storia. Mi piace che una donna si faccia il segno della Croce prima di impastare. E mi piace che la consegna a domicilio venga fatta agli anziani, a chi ha subito un lutto recente, alle persone ammalate. E' questo il giusto spirito della condivisione, dell'amicizia, del prendersi cura del più debole e del sofferente. Grazie Angela, per avercelo ricordato. Troppo spesso andiamo di fretta e ci dimentichiamo queste cose basilari. E grazie per la ricetta, questi pittuliddej sono magnifici. Ti abbraccio ed auguro anche qui, insieme al Gian, a te ed ai tuoi ari tutti, sinceramente ed affettuosamente, tanti tanti tanti auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo. Bacioni.
Mia cara Angela, sapessi quanto mi piacciono le ricette della tradizione. Sono il nostro bagaglio culturale e dobbiamo fare in modo di non perderlo. Buon Anno.
Angela, mi hai fatto commuovere con il racconto di queste tradizioni che sembrano riti arcaici, ma da cui sprigiona il sentimento dell'amore verso i propri familiari e verso il prossimo .....
Grazie a te e alla tua mamma che ci fate riviere queste emozioni ..
e grazie anche della ricetta :-).
Ciao Angela, come mi ero ripromessa ho trovato un momento per leggerti in tranquillità e devo farti i complimenti per la ricetta (i pittuliddrj sono sicuramente una specialità) ma in maniera particolare per averci raccontato qual'è il significato più profondo di questa tradizione.
Ti saluto affettuosamente augurando a te e a tutta la tua famiglia un Felice Anno Nuovo!
Cara Angela, mi associo al coro delle amiche che ti hanno ringraziato per averci fornito, non solo la ricetta, ma anche i buoni insegnamenti delle persone più anziane! Vivono ancora queste tradizioni al tuo paese natale? Trovo tutto ciò molto bello e stimolante dal punto di vista umano!
Ragazze,
grazie a tutte per aver condiviso con me questo momento di gioia e convivialita'. Mi sarebbe piaciuto tanto anche e soprattutto avervi con me fisicamente, ma non dispero e mi auguro di poterci organizzare affinche' questo mio desiderio possa avverarsi anche per avvalorare il vecchio adagio " quandoosi sta bene in compagnia d'ogni tempo e' Natale". Nies a Rose queste tradizioni sono ancora vive e rispettate, forse un po' meno che in passato, ma per fortuna ancora perdurano.
Un forte abbraccio a 360° a tutte
mmmmmm.. chissà che buoni!!!!
Vale, benvenuta/o nel mio regno.
Veramente ottimi sia spolverati di zucchero semlatoo che al naturale.
Felice serata
ciao cara, quanto mi è piaciuto leggere della tradizione dei pitturiddj. In effetti tutte le tradizioni mi affascinano, sono piene di significati.
Hai visto come fanno paura i fegatini? pare che tutti cerchino di schivarli
Ahahah.....lo so che le persone sono restie a mangiare i fegati, ma per me è un piatto delizioso, come il fegato alla veneziana che sto preparando per stasera....
Bene,facciamo che il risotto ce lo mangiamo tutto noi e poi ci mettiamo anche i pitturiddj che mi ispirano moltissimo.
Ti faccio tanti auguri per un felice e sereno Natale. Che l'anno nuovo porti tante cose belle. Un bacione
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