Raccontino del mio Natale.
Natale, a casa nia, comincia tre giorni prima della vigilia. Mamma la mattina del 22 dicembre si alza molto presto e prepara il pane per la vigilia. Fra tutti i tipi di pane (pitta ianca, tortanu ) troneggiano e hanno priorita' la pagnotta per la moddrica fritta e poi il natalise che e' una pagnotta sulla quale fa bella mostra una croce. Il natalise viene messo, in bella vista, al centro del tavolo in segno di devozione e di ringraziamento a Cristo nascente per tutto cio' che ci ha dato nell'anno cose belle e meno belle e resta sul tavolo in posto d'onore fino al 27. Quando i bimbi della famigia sono piccoli ognuno ha il suo piccolo natalise. Naturalmente i bimbi della famiglia sono i figli, i nipoti sia discendenti diretti che i figli di fratelli/sorelle che i figli di amici fraterni. Il 24, mamma, si alza al mattino presto e va nell'orto per raccoglire la verdura per pasta e muddrjca e la scalda appena un po'. Poi prepara il sugo col baccalà. le alici sotto sale e il tonno. E' bellissimo sentire il profumo del sugo che sale la mattina presto, quando e' ancora tutto silenzio e sei ancora a letto. Allora mi dico:"ora e' Natale". Se fossi in stato di incoscienza penso che basterebbe questo profumo. che si ripete da una vita ogni anno, per svegliarmi e riportarmi, come per incanto, al presente. Al pomeriggio si approntano le altre portate e a sera si cena. Prima di cena ci si scambiano gli auguri, poi mamma mette a tavola la pasta e muddrica e papà vi fa' un taglio a croce. Mamma per prima e a seguire tutti gli altri ci segniamo col segno della croce e poi ci mettiamo a tavola. Da qui in poi tutti i ragazzi porgono con slancio i piatti per avere la loro generosa porzione di pasta e muddrjca. Inutile dire che ogni anno i ragazzi in coro dicono a mamma: "nonna fanne tanta che deve avanzare per il 26" e ogni anno mamma aumenta le quantà dicendo :"sono ragazzi, stanno crescendo e devono mangiare". Dopo cena ci vestiamo e tutti insieme andiamo a Messa. Mai Messa e' piu' vissuta, partecipata e sentita come quella della Viglia di Natale.
All'uscita la gioia e' al culmine perche' i vicini di casa offrono, nel cortiletto della nostra parrocchietta, a tutti i partecipanti del buon vin brulè preparato da loro per brindare mentre c'e' lo scambio di auguri e 4 chiacchiere fra amici. Sono le due di notte o poco piu', ma davanti alla nostra parrocchietta pare pieno giorno.
Il mio Natale e' sempre quello da sempre; semplice fatto di profumi, tradizioni e di gioia da condividere prima con i miei cari e poi con gli amici, ma per me e' sempre bello e il piu' dolce che ci sia.
Ora raccontaci tu il tuo Natale
Natale, a casa nia, comincia tre giorni prima della vigilia. Mamma la mattina del 22 dicembre si alza molto presto e prepara il pane per la vigilia. Fra tutti i tipi di pane (pitta ianca, tortanu ) troneggiano e hanno priorita' la pagnotta per la moddrica fritta e poi il natalise che e' una pagnotta sulla quale fa bella mostra una croce. Il natalise viene messo, in bella vista, al centro del tavolo in segno di devozione e di ringraziamento a Cristo nascente per tutto cio' che ci ha dato nell'anno cose belle e meno belle e resta sul tavolo in posto d'onore fino al 27. Quando i bimbi della famigia sono piccoli ognuno ha il suo piccolo natalise. Naturalmente i bimbi della famiglia sono i figli, i nipoti sia discendenti diretti che i figli di fratelli/sorelle che i figli di amici fraterni. Il 24, mamma, si alza al mattino presto e va nell'orto per raccoglire la verdura per pasta e muddrjca e la scalda appena un po'. Poi prepara il sugo col baccalà. le alici sotto sale e il tonno. E' bellissimo sentire il profumo del sugo che sale la mattina presto, quando e' ancora tutto silenzio e sei ancora a letto. Allora mi dico:"ora e' Natale". Se fossi in stato di incoscienza penso che basterebbe questo profumo. che si ripete da una vita ogni anno, per svegliarmi e riportarmi, come per incanto, al presente. Al pomeriggio si approntano le altre portate e a sera si cena. Prima di cena ci si scambiano gli auguri, poi mamma mette a tavola la pasta e muddrica e papà vi fa' un taglio a croce. Mamma per prima e a seguire tutti gli altri ci segniamo col segno della croce e poi ci mettiamo a tavola. Da qui in poi tutti i ragazzi porgono con slancio i piatti per avere la loro generosa porzione di pasta e muddrjca. Inutile dire che ogni anno i ragazzi in coro dicono a mamma: "nonna fanne tanta che deve avanzare per il 26" e ogni anno mamma aumenta le quantà dicendo :"sono ragazzi, stanno crescendo e devono mangiare". Dopo cena ci vestiamo e tutti insieme andiamo a Messa. Mai Messa e' piu' vissuta, partecipata e sentita come quella della Viglia di Natale.
All'uscita la gioia e' al culmine perche' i vicini di casa offrono, nel cortiletto della nostra parrocchietta, a tutti i partecipanti del buon vin brulè preparato da loro per brindare mentre c'e' lo scambio di auguri e 4 chiacchiere fra amici. Sono le due di notte o poco piu', ma davanti alla nostra parrocchietta pare pieno giorno.
Il mio Natale e' sempre quello da sempre; semplice fatto di profumi, tradizioni e di gioia da condividere prima con i miei cari e poi con gli amici, ma per me e' sempre bello e il piu' dolce che ci sia.
Ora raccontaci tu il tuo Natale
7 commenti:
Grazie mille per la tua visita e ora ti racconto il mio Natale, alla Vigilia non è tradizione da noi fare la cena o altro e così tutti io con i bambini, e nonne a casa loro prepariamo quello che è il menù della festa di Natale, alla sera i miei cuccioli (oramai i due grandi non lo sono più ma Natale è Natale) si preparano per andare a nanna nell'attesa di Gesù Bambino (Babbo Natale da noi non arriva), i due grandi andranno a servire messa come chierichetti, Paolo mio marito è l'organista quindi è con il suo coro, e io e Lucia stiamo a casa, la piccola a letto stremata e agitata e io mi godo il mio Natale... in silenzio in salotto, preparo gli ultimi pacchetti e attendo con gioia il suono delle campane che richiama i fedeli alla messa, purtroppo èda quando ho i bambini che non riesco ad andare alla messa di mezzanotte, ci vado alle 18.00 della vigilia ma non è la stessa cosa... poi ritornano Paolo e i bambini e si và a letto, la mattina levataccia perchè tutti vogliono vedere i regali lasciati da Gesù Bambino, e poi grandi manovre da sempre tutti a casa nostra, nonni, zie, e parenti anziani siamo in 14, è una bella festa con le solite chiacchiere dei "ti ricordi?" si ricorda chi purtroppo non c'è più... si gioca a tombola con i soldi e si vince (i miei figli fanno a gara) e poi si ritorna alle proprie case ringraziando il buon Signore di averci fatto stare ancora insieme, ancora per un anno, ancora con gioia.... e io stremata sulla poltrona mi godo tutta la mia famiglia.... un bacio Ely
mannaggia noi abbiamo un bell'organo, ma manca un organista .... e 2 chierichetti in piu' non guastano mai anzi saranno sempre i benvenuti.
Il racconto del tuo Natale e' proprio dolce, ma ha commosso. Mi ha riportato indietro nel tempo quando anche i miei figli erano piccoli e anche io rinunciavo ad andare alla messa di mezzanotte. Si cenava a casa di mamma e stavamo insieme fino all'ora della Messa. Noi tornavamo a casa e trascorrevamo la serata a giocare a tombola e a mangiare dolcini di Natale. I ragazzi che non volevano andare a letto perchè dovevano aspettare babbo natale e poi crollavano dul divano mentre vedevano la tv. Con mio marito li portavamo a letto e poi mettevamo i regali sotto l'albero. Sbucciavamo un mandarino e lasciavamo le bucce in un piattino per var vedere che babbo natale era passato e aveva mangiato un po'. La mattina appena svegli e ancora in pigiama correvano sotto l'albero a vedere cosa c'era per loro.
Che bei momenti che felicita'. Goditi queste piccole gioie e questi piccoli momenti di felicità perchè sono indimendicabili.
Un bacio e felici feste
Mmm!! J'en ai l'eau à la bouche:)xxx
Angiiiiiii avvisa mamma di prepararne quantità industriale di pasta muddrjca, che st'anno oltre ad i ragazzi diventati più grandi ci sono anch'ioooooo...
scappo a prenotare il viaggio ;-)
baci
Pagnottella,
non l'avviso per niente così con una persona in piu' non magiamo avanzi fino alla fine dell'anno, magari finiamo il 28. Corri ti aspettiamo non mancareeeeeee
Bacioni
Posso unirmi anch'io Angi CAra?!!!
UN ABBRACCIO
Ceeeerto che si!!!!!!!!
Cara Marifra sei la ben venuta, piu' siamo e meglio stiamo. Ai bei tempi, ormai trascorsi, eravamo molti di piu' di ora e avere tanti amici a tavola e' tutto un'altro Natale.
Ti aspettiamo. Intanto dico a mamma di sporverere il pentolone delle feste.
Un baciooooooooo
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