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domenica 30 novembre 2008

Natale ...........i nostri ricordi d'infanzia

Per me Natale e' una parola magica. Mi riporta alla memoria tanti momenti belli della mia infanzia. E per voi? Cosa vi porta alla mente questa parola, fino a quanto vi riporta indietro nel tempo?
Un ricordo lontano che e' ancora vivo nella vostra memoria.
Io ancora ricordo, quando ero molto piccola, il mio bisnonno Umile (questo era il suo nome) metteva un ciocco molto grande nel caminetto e mi spiegava che se la Sacra Famiglia aveva freddo doveva trovare di che scaldarsi e poi mi prendeva sulle sue ginocchia e mi cantava una canzoncina che diceva così: Mo veni Natali e nun tiagnu dinari, mi pigliu na pippa e mi mintu a fuma'"
E il vostro ricordo qual'e'?

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Quando ero piccolina, i miei genitori compravano regali bellissimi (ma allora i giocattoli si compravano solo a Natale). Li mettevano sotto l'albero la vigilia e io con mia sorella ci accoccolavamo vicino ai regali per indovinare cosa ci fosse e a chi erano destinati. Pasavamo delle ore fino a quando ci addormentavamo in attesa del giorno successivo: Natale.
Grazie Angela per avermi fatto ricordare questo bel momento.

angicoock ha detto...

Muttina,
gia' ti vedo piccola insiame a tua sorella accucciate vicino all'albero a chiacchierare dei regali e vedo una bellissima scena.
Grazie a te per averci regalato uno spezzone della tua infanzia.
Bacioni

marina ha detto...

I miei ricordi, risalgono a quando i nonni materni erano ancora vivi e si passava il Natale da loro in un paese dei Castelli Romani. Era una famiglia numerosa quella che si riuniva intorno alla tavola per la cena della Vigilia. Cena con pietanza rigorosamente tradizionali e preparata per intero da mia nonna, cuoca eccellente. Dopo cena si preparavano due tavoli da gioco, quello degli uomini che giocavano a carte "stoppa" e l'altro dove si giocava a tombola, segnando i numeri con i fagioli, non esistevano le finestrelle, tra risate scherzi e racconti. A mezzanotte ci coprivamo bene e andavamo a messa nell'unica chiesa del paese, piccola, raccolta e molto antica, risalente al 1600, per vedere nascere Gesù Bambino. Quando si tornava a casa, tutti intorno al focolare per mangiare le frittelle di broccolo e borraggine, tenute in caldo per l'occasione. Per me erano momenti magici che non torneranno più e quando arriva Natale ci penso sempre con molta nostalgia e una punta di rammarico, per un'atmosfera persa per sempre.

angicoock ha detto...

Che belracconto Marina.
Sento pero che l'atmosfera di quei bei momentie' ancora molto viva in te, e' quasi palpabile. E poi ti ricodi le tombolate che non finivano mai perche' cadevano i fagioli che si usavano per coprire i numeri delle cartelle. E che sonno durante la messa di mezzanotte, ma al ritorno c'erano i dolcetti a consolarci. Che meravigliosi ricordi,
Un bacione

Acasadiross ha detto...

Io ricordo che avevo timore ad andare in salotto, la mattina di Natale, perché mi sembrava una cosa spaventevole il fatto che qualcuno entrasse in casa di notte. Così i miei mi dovevano accompagnare in salotto, dove, sotto all'abete decorato ed illuminato ( a me bambina pareva un abete gigantesco ) c'erano i regali; mia madre doveva sempre incoraggiarmi ad aprire i pacchi (era lei quella che provava la gioia maggiore, nel regalarmi cose che non aveva potuto avere da bambina, come la bicicletta, il triciclo, il giradischi con i dischi di fiabe...). Io , sempre spaventatissima, non mi staccavo dai pantaloni di papà...
Ciaooo Angela!

angicoock ha detto...

Non e' la prima persona che sento che ha paura e fa fatica ad aprire i regali sotto l'albero, ma gia' ti vedo felice e saltellante per la gioia di un nuovo regalo
Cosa prepari l'albero o il presepe?
Un bacione e salutami il "Segretario"